Il Re Parmigiano Reggiano, il signor 48 Mesi

Eccoci come ogni due settimane per raccontare storie vere di botteghe, vita, passione e bontà.

Oggi vogliamo raccontarvi una storia che dura 48 mesi; mi spiego meglio, il protagonista di questa bellissima storia riposa 48 mesi per essere al meglio…

Volete sapere di chi sto parlando?
Ecco vi do un piccolo aiuto: il sapore è incredibilmente buono, mette sempre d’accordo tutti, si accosta bene agli aperitivi e il suo profumo è unico e inconfondibile.

Avete capito di chi sto parlando?

Ebbene si, è proprio lui…
Il Re della tavola, sua maestà il Parmigiano Reggiano.

Oggi parleremo di lui e della sua stagionatura che dura 48 mesi; un tipo di stagionatura che rende il suo sapore più forte rispetto a una stagionatura inferiore, il suo profumo è intrigante e sapido ed è ottimo sia per ripieni o da pasteggio con un filo di miele.

Ma entriamo nel dettaglio…

Un prodotto inimitabile, digeribile e nutriente, una buona merenda per i vostri bimbi e un ottimo energetico per i grandi.

Per produrre solo due forme al giorno, in ogni caldaia, ci vogliono circa 1.100 litri di latte.
Quindi pensate a che lavorazione importante abbiamo per questo sovrano del gusto.

Si usano caldaie di rame, fatte a forma di campane rovesciate, dove ogni mattina viene versato il latte.

Il latte è per metà quello munto della sera prima che viene lasciato riposare sino al mattino in vasche ampie, dove affiora in modo naturale la parte grassa, che sarà destinata alla produzione di burro, poi verrà versato il latte intero della mungitura mattutina, appena arrivato dagli allevamenti delle nostre campagne, dai miglior allevatori, con l’aggiunta di caglio di vitello e del siero d’innesto.
Troviamo una parte nutritiva molto importante come quella dei fermenti lattici naturali ottenuti dalla lavorazione del giorno precedente.

Il latte si rapprende in una decina di minuti ed è lì che il casaro sente la giusta consistenza al tatto della Cagliata e poi inizia a spinare. (con lo spino rompe la cagliata).
Inizia così la cottura per arrivare circa a 44 gradi Fahrenheit e e raggiunta la temperatura si lascia riposare per circa un ora, depositandosi sul fondo; dopo di ché il formaggio viene diviso in due forme e messo prima nelle tele poi nelle fasce.

Nell’acqua salata le forme vengono messe il terzo giorno, per poi essere pulite e girate dai macchinari automatizzati durante la stagionatura.

In questo lungo riposo, all’interno della forma si affina la grana e il gusto inconfondibile del formaggio più naturale e buono al mondo, che grandi e piccini adoreranno sempre.

Ora che sapete come viene prodotto questo indiscusso Re, ogni volta che andrete dal vostro bottegaio di fiducia, lo apprezzerete in modo diverso, in modo più vivo.