Il Culatello di Zibello è una delle eccellenze più pregiate della salumeria italiana. Prodotto solo in una piccola area della Bassa Parmense, tra nebbie e stagioni lente, richiede tempo, maestria e condizioni climatiche ideali per sviluppare quel profumo inconfondibile e quel gusto delicatamente sapido.
Insomma: è un capolavoro. E come tutti i capolavori, merita rispetto. Portarlo in tavola è un piccolo rito che vale la pena onorare con attenzione ai dettagli.
Ecco 5 errori da evitare assolutamente per valorizzarlo al meglio.
1. Servirlo freddo di frigo
Il culatello va gustato a temperatura ambiente. Se lo tiri fuori all’ultimo momento, rischi di annullare aromi e consistenza. Lascialo riposare almeno 20–30 minuti prima di servirlo. Solo così potrai cogliere tutta la ricchezza del suo profilo aromatico.
2. Tagliare il Culatello di Zibello troppo spesso
Lo spessore delle fette fa la differenza. Il taglio deve essere sottile, quasi trasparente, per esaltarne il gusto unico e la scioglievolezza in bocca. Una fetta spessa compromette l’equilibrio e la delicatezza.
3. Usare un coltello qualsiasi
Serve una lama affilata e sottile, o meglio ancora una buona affettatrice regolata con attenzione. Il Culatello è tenero, ma va trattato con cura e precisione.
4. Accompagnare il Culatello di Zibello con pane qualsiasi
No a baguette o panini soffici. L’abbinamento ideale? La torta fritta, rigorosamente calda, oppure del pane casereccio non troppo sapido, magari leggermente tostato. Ogni boccone deve valorizzare, non coprire.
5. Pensare che sia “solo un altro salume”
Il Culatello di Zibello non è un affettato qualunque. È il frutto di una lunga tradizione artigianale, riconosciuto anche dalla Denominazione di Origine Protetta (DOP). Portarlo in tavola è un gesto di cultura gastronomica, e ogni dettaglio conta.
Aggiungere un calice di vino frizzante dei colli parmensi può completare l’esperienza. E se vuoi stupire, proponilo come aperitivo con una selezione di formaggi stagionati e sottaceti delicati: l’equilibrio sarà perfetto.